Iniziativa “IncontriamoCittAperta”

Cari AmiciAlberi,

siamo lieti di offrirvi la visione integrale dell’incontro di domenica 24 marzo:

http://youtu.be/nTmbZCHUHTE

Domenica 24 marzo 2013 ha proseguito l’iniziativa “INCONTRIAMOCITTAPERTA ” a Mestre in via Col Moschin 20. Ha esordito  Luciana De Fanti dove si è rivelata, oltre che “La Maestra di Danza Classica”, conosciutissima a Mestre e non solo, una amante degli animali, soprattutto quelli svantaggiati. Il suo intervento è sicuramente da ascoltare. Alla sua introduzione, è seguito  il balletto “Uccelli” sulle note della “Barcarola” di Offenbach, eseguito da quattro bravissime e giovani allieve di ACAD – Centro regionale della danza, da lei diretto:

Febe Corba, Angela Lamanna, Matilde Lavagna e Costanza Salamanca.

La seconda parte dell’incontro ha visto  Macri Puricelli, giornalista e animalista, accompagnata dalla suggestiva musica celtica di Marco Scapin presentare il suo libro

DI BESTIALE BELLEZZA – ITINERARI TRA ANIMALI, SASSI E ACQUE IN UN VENETO RITROVATO

assieme a Toio de Savorgnani, forestale e educatore, protagonista del capitolo “Bramiti d’amore in Cansiglio”.

Gli altri capitoli, con proiezione di splendide immagini, sono:

Padova. La rocca del falco; Rovigo. Sul Delta del Po con i fraticelli;

Venezia. La laguna in rosa; Verona. Il dolce Peso della cicciona;

Treviso. Il Sile delle cicogne; Vicenza. Mucche in cammino.

Auguriamo a tutti una buona visione.

 

Peccato che dopo  tutte queste cose belle, dobbiamo tornare a quelle davvero fastidiose: il palazzo di cemento Marinese, in centro a Mestre

Su Il Gazzettino è apparso un lungo articolo riguardante la ormai tristemente nota “Torre di San Lorenzo”, ossia quel pessimo esempio di cementificazione a tutti i costi, per fare contenti ben pochi e non si capisce per cosa.  Abbiamo sempre detto che l’operazione Piruea Cel Ana, imposta dall’ allora sindaco Massimo Cacciari, con il plauso di troppi amministratori, molti dei quali ancora ben radicati e presenti nella scena politica, con la mano del Caprioglio, il progettista, e dei costruttori Marinese e consorte, quali cementificatori, era una iattura per tutti.

Ed è stata purtroppo  facile profezia… al posto di un bellissimo giardino, al posto dell’antico Fossato del Castello di Mestre, al posto di una splendida peschiera di fine ‘600 è sorto un orrendo corpo estraneo, che fa tutt’ora pessima vista in pieno centro, che chiama degrado su degrado, e  che preoccupa oltremodo i residenti e i mestrini tutti.

Tipico esempio di un modo di pessimo governo che speriamo sia in via di estinzione, anche se purtroppo i colpi di coda sono ancora ben presenti, pericolosi e visibili, con decisioni assurde prese dall’alto, infischiandosene bellamente della volontà dei cittadini, sempre calpestata e esautorata.

Una sola cosa sensata  potrebbero fare quei signori che ancora siedono nelle loro “poltrone”: fare abbattere quell’insulto alla nostra Città e ripristinare il giardino!

 

FORTE MARGHERA

Altra cosa estremamente fastidiosa, è ciò che sta accadendo a Forte Marghera.

Abbiamo come la sensazione, e saremmo ben lieti di essere poi smentiti dai fatti, che lo stato di degrado che contraddistingue attualmente il Forte, a questo punto, faccia parte di un ben congegnato disegno.

Perché abbiamo questa sensazione? Perché l’avere portato allo stato attuale di disfacimento tutto ciò che a suo tempo era stato consegnato in perfette condizioni potrebbe essere nient’altro che un sistema per poi costringere, come sta accadendo, a ingenti spese per il ripristino dello stato originario.

Un sistema per concedere quindi nuove edificazioni quale contropartita, idea alla quale già dai tempi di Impregilo i cementificatori ci stavano sbavando dietro, un sistema per fare diventare il Forte un luogo di elite, non più un luogo dei cittadini per i cittadini, così come è stato richiesto recentemente e a gran voce durante e dopo  l’OST (open space tecnology).

Ma anche qui, gli amministratori tengono i cittadini alla larga: guai dare loro spazio; guai dare valore alle 5.000 firme che chiedevano una scelta sul futuro del luogo partecipata… ed ecco allora un anno di corse affannose da un consigliere all’altro, da una istituzione all’altra, per chiedere invano di cambiare registro.

Così infatti non è stato, e fortissima è la preoccupazione di tutti i cittadini che si stanno dedicando alle sorti del Forte.

Ma siamo certi che questi cittadini continueranno a vegliare con la massima attenzione, e che interverranno per ristabilire la verità quando sarà il momento giusto.

Per ora è tutto, a presto.

 

Associazione AmicoAlbero

Via Col Moschin,20 – Mestre

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